sabato, febbraio 06, 2010

MONDRIAN OAK



Ragazzi raccontatetci tutte le vicissitudini dietro Trough Early Seed, la sua gestazione, retroscena durante la lavorazione del disco e altro ancora.

T.E.S. è nato a cavallo tra fine 2007 e i primi mesi del 2008. E' l'espressione di quello che eravamo in quel periodo, e di quello che in parte siamo a tutt'oggi. Per quanto riguarda la produzione dei brani è stato tutto molto naturale, eravamo in tre e i pezzi uscivano anche molto velocemente dalle nostre mani, poi non so come spiegarti però nel comporli ci siamo fatti guidare, molto, dalla volontà di esprimere in musica sensazioni visive. Non perché suonavamo sotto LSD, eheh, ma perché ogni brano è influenzato da concetti visivi, immagini astratte e non.

Sulla base di queste concepivamo certe parti e sceglievamo certe strutture. Come avrai sicuramente notato, in nessun brano c'è un riff che si ripete più volte al suo interno, si succedono senza ripetersi come un fluire di immagini in un album fotografico. I problemi sono sorti più nella fase finale di registrazione e uscita del disco. Durante le riprese infatti abbiamo avuto qualche sfortuna tecnica, che ci ha fatto perdere giorni di lavoro anche se poi fortunatamente abbiamo recuperato. Però insomma, non possiamo lamentarci, lavorare con Mattia Coletti è stato sicuramente molto interessante.



Nella recensione vi ho definiti un "bigino" perchè nel vostro sound ho identificato molto di quello che oggi viene definito Post -core e -rock. vi disturba essere identificati così?


Non ci disturba tanto il termine "bigino", perché in un certo modo è appropriato, ci disturba di più quando ci definiscono più nettamente post-core/rock, soprattutto ora che ci stiamo un po' allontanando da quelle sonorità. In ogni caso è indubbio che il disco sia stato influenzato in parte anche da quegli stili però è altrettanto vero che nessuno di noi si può dire esperto conoscitore di molti dei nomi a cui spesso ci associano. Nel 2007 quando abbiamo intrapreso il progetto, venivamo tutti da esperienze pregresse differenti: chi dall'indie, chi dal death metal o altra musica sperimentale. C'erano diversi gruppi della scena post che ascoltavamo, ma non erano i soliti Pelican o Isis. Ammiriamo molto di più altri gruppi come Opeth, Tool, Cult of Luna, Katatonia, Yob, Ephel duath.



Come nasce il sodalizio con Consouling Sounds? siete soddisfatti di quello che è nato con il loro aiuto?

Siamo venuti in contatto con loro tramite internet, abbiamo spedito loro una pre-produzione del disco e da lì è nato tutto. Non è stato semplice, come dicevo prima, perché comunque abbiamo dovuto aspettare quasi un anno prima di vedere il disco fuori, però penso che ne sia valsa la pena. Siamo soddisfatti del loro operato e anche della scelta di evitare le altre co-produzioni che ci erano state proposte. La Consouling è una realtà davvero interessante, hanno degli ottimi gruppi, un'ottima distribuzione (T.E.S. grazie a loro è distribuito in Europa e negli Usa da Conspiracy Records, Clearspot, Shellshock, Record Heaven e Stickfigure Distribution.) e da poco si sono aperti anche spazi nell'ambito della distribuzione digitale.
Quello di cui al momento avremmo maggiore bisogno è un supporto per la parte del booking, ma sapevamo fin dall'inizio che Mike&Co non si occupavano di questo e quindi non è certo una loro lacuna.



Per quanto riguarda l'Italia invece? quali sono i riscontri rilevati lungo la penisola?

Avere un'etichetta estera, ha i suoi pro e i suoi contro ovvero da una parte hai un maggiore raggio d'azione, però per inverso, in Italia non siamo "coperti" come se avessimo un'etichetta/distribuzione italiana. Noi cerchiamo al meglio di farne fronte e pian piano i risultati ci sono. A livello live, per quello che abbiamo potuto apprezzare, i riscontri sono buoni, le persone presenti ai concerti crescono di volta in volta, anche se questo non dovrei essere io a dirlo. Attualmente abbiamo ancora poche recensioni di stampa italiana, ma la Consouling ha ritardato un po' nel realizzare il materiale promozionale che per questo è stato spedito solo poco tempo fa. Insomma dovrebbero arrivare presto nuovi riscontri anche da zine e riviste del nostro paese.



Capitolo concerti, croce e delizia di ogni band che si rispetti. Parlateci secondo il vostro punto di vista della situazione del Belpaese con i live (parlo sopratutto dei gruppi affini alle vostre sonorità) spesso snobbati o deserti. quali sono i fattori che incidono a proposito secondo voi? a cosa è imputabile tutto ciò?

Parlare del degrado della situazione italiana è diventato oramai quasi banale, purtroppo. Il fatto che molte ottime band (nostrane ma anche estere) non abbiano il giusto seguito a mio avviso dipende da due fattori - uno più generale - ovvero il fatto che non ci sia una vera e propria cultura musicale a causa dei media e dei stessi locali che portano avanti sempre più la politica delle cover-band; e in secondo luogo - uno più specifico e difficilmente valutabile seppure molto presente - ovvero il fatto che spesso questi eventi non hanno la giusta promozione. Se i locali si impegnassero a promuovere seriamente i loro eventi e si impegnassero a preferire i gruppi validi ed originali rispetto a quelli che portano loro solo le birre, probabilmente pian piano crescerebbe il livello culturale e di apprezzamento del pubblico anche per generi alternativi. Per fortuna ci sono poi realtà (come voi di neuroprison) che tengono ancora in vita la musica cosiddetta underground, speriamo che continuino a farlo.



Cosa dobbiamo aspettarci dai Mondrian Oak nel 2010? avete in cantiere qualcosa?

Stiamo da diverso tempo componendo nuovi brani per il prossimo disco, alcuni li stiamo già testando in sede live, e sembrano ricevere apprezzamenti. Speriamo di riuscire a registrare una pre-produzione prima dell'estate e poi chi sa, magari entrare in studio entro questo stesso anno. Però senza alcuna fretta, ci stiamo rinnovando molto anche in termini di suono e l'ingresso di Diego come ulteriore chitarra ci ha permesso di curare ancora di più gli arrangiamenti: vogliamo fare le cose nel migliore dei modi! Nel mentre proseguiremo per qualche altro mese sicuramente l'attività live.



Cosa state ascoltando di recente?

Ultimamente i nostri ascolti si sono spostati nelle direzioni più disparate, dall'avantgarde, al doom/drone, al noise, al folk. Poi c'è Matteo che è tornato in fissa da alcuni mesi coi Tool e non si sa bene quando uscirà da questo magico tunnel.

Nell'ambito italiano personalmente mi hanno colpito le ultime uscite dei Vulturum, dei Three steps to the ocean e dei nostrani LegLeg e Gerda (con questi ultimi condivideremo la prossima data il 13 marzo al Circolo Valverde di Forlì). Speriamo che il 2010 sia ancora più ricco di ottime uscite.





Siamo alla chiusura ragazzi, ve l'affido, carta bianca per finire in bellezza questa intervista, io vi saluto e mi auguro di vedervi presto dal vivo.

Intanto vorremmo ringraziare tutti voi di Neuroprison per le varie opportunità che ci avete dato (compilation, recensione, intervista), poi vorremmo rinnovare l'invito a seguirci sui vari social network (myspace: www.myspace.com/mondrianoak ; facebook: www.facebook.com/#/pages/Mondrian-Oak/80764
486386?ref=ts) dove presto annunceremo nuove date e quant'altro. Inoltre per chi fosse interessato, ricordo che Through early seed, è acquistabile online sulla nostra pagina bigcartel (mondrianoak.bigcartel.com) o più semplicemente scrivendo all'indirizzo mail: mondrianoak@email.it

Doom on!

Sephiroth

PS: grazie a Celesis per la sua foto.

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