domenica, marzo 02, 2008

VISCERA///



In seguito all'uscita (e alla nostra recensione) di Cyclops, nuovo parto della band cremonese/piacentina, abbiamo intervistato Mike e Komesar con l'intento di conoscere meglio quella che si può tranquillamente considerare come una delle migliori realtà del panorama musicale estremo italiano...a voi.


Ciao ragazzi, innanzitutto complimenti per il vostro nuovo album “Cyclops” recentemente pubblicato per l’etichetta russa Apocalypse Now!!! Music/Soulflesh Collector, a mio parere un lavoro davvero al passo coi tempi ma senza risultare derivativo, una delle cose migliori mai sentite in campo estremo in Italia.

[Mike] Grazie mille, così mi fai arrossire…

La prima incarnazione della band risale al 2000 sotto il monicker Chaosphere con una formazione totalmente diversa da quella attuale, e lo stesso vale per il tipo di sonorità proposta; fateci una breve disamina dei passi principali che vi hanno portato allo stato di forma attuale…

[Mike] Dal 2000 ad oggi è successo di tutto.
Dopo un paio d'anni di gestazione e di iniziazione ai live incidiamo le demo tapes "Entrails Defecation" (2003) e "Manifestaciòn de Execrable Violencia" (2004) col nuovo monicker VISCERA.
Grazie a questi due lavori il nostro nome inizia a circolare, riuscendo a procurarci partecipazioni a serate d'eccezione (festival e date con bands di lusso) e anche ad attirare l'attenzione di qualche label.
Infatti nel 2006 l'etichetta russa Soulflesh Collector inserisce i cinque pezzi di "Manifestaciòn de..." in un 6way split intitolato "Killing by the Sound".
Dopodichè giungiamo al 2007, dove, per motivi legali, siamo costretti a modificare leggermente il nostro nome da VISCERA a VISCERA///, per pubblicare nel giro di tre mesi due nuovi dischi: lo split
"Self Human Combustion vs Viscera///" per Hypershape Records e il nostro primo full lenght "Cyclops" per Apocalypse Now!!! Music/Soulflesh Collector.

Lo split con i Self Human Combustion ha rappresentato certamente un vero e proprio nuovo inizio per voi, un gettare le basi per il nuovo full-lenght; i richiami al brutalcore ed al grind sono rimasti ma ora è decisamente la parte più psichedelica e, consentitemi il termine, “post” del vostro sound a prendere il sopravvento. Come è avvenuta questa significativa evoluzione? Immagino che l’ascolto di bands quali Isis, Pelican e Jesu abbia avuto il suo peso o sbaglio?


[Mike] In realtà non è stata un’evoluzione del tutto cercata e razionale.
Nel corso della nostra storia non abbiamo mai deciso in modo sistematico lo stile dei pezzi, anzi, ci siamo sempre basati sull’istinto e, a volte, sull’improvvisazione. Sicuramente l’aver incrociato bands come quelle da te citate ci ha fortemente influenzati e indirizzati verso ciò che siamo ora. Self Human Combustion vs Viscera/// è emblematico per intendere il passaggio dai “vecchi” VISCERA agli attuali VISCERA///.

Il vostro mix sonoro attuale è davvero molto particolare….penso che dietro ciò ci sia uno studio ed una cura dellla strumentazione e dei suoni non indifferente; so che avete optato per un cambio radicale rispetto al passato da questo punto di vista, puntando sul versante vintage vero?

[Mike] All’inizio nacque tutto quasi come un vezzo stilistico, ma poi la questione si è evoluta al limite del feticismo…ormai siamo schiavi del vintage.
C’è da dire che la differenza c’è e si sente; un tempo strumenti e amplificazione erano fabbricati veramente “col cuore”, oggetti costruiti per durare tutta la vita, ad un costo onesto. Ora il consumismo ha infettato totalmente anche l’ambito musicale: prodotti seriali di qualità scadente, orpelli inutili aggiunti per alzare il prezzo, strumenti signature osceni spacciati per esclusive meraviglie (vedi caso speculazione morte Dimebag, che pena…), etc…prima almeno un’etica esisteva…

A tal proposito è facile immaginare il vostro amore per la psichedelia, il doom ed il prog di stampo 70’s…..

[Mike] Assolutamente si, infatti credo che, per quanto riguarda Cyclops, i 70’s siano il serbatoio dal quale abbiamo maggiormente attinto, ancora di più che dal “post” di stampo moderno.
Le bands di quel periodo che ci hanno maggiormente ispirato sono senz’altro i King Crimson (dei quali prima o poi proporremo la cover di In the Court of the Crimson King), i Pink Floyd e gli Hawkwind.

“Cyclops” si apre con una citazione dal film “Videodrome” di Cronenberg, volevo sapere innanzitutto se siete dai fan del regista canadese ed in generale di un certo tipo di cinema e se i vostri testi sono influenzati da questo tipo di input vista la presenza di vari campionamenti all’interno del disco…

[Mike] Nel nostro ambito musica e cinema sono praticamente inscindibili, due identità che condividono segni e tematiche, che si supportano a vicenda. Il cinema ci influenza attraverso i suoi mood, tramite l’oggetto visivo che la nostra musica vorrebbe rappresentare. Cronenberg è il simbolo della trasformazione, il sommo filosofo del cambiamento talvolta controproducente e autodistruttivo. Ci sentiamo fortemente legati alla sua ideologia artistica e crediamo in parte di condividerla nelle parole e nei suoni.

E’ possibile considerare dal punto di vista lirico “Cyclops” come una sorta di concept oppure i temi dei vari pezzi sono slegati tra loro?

[Mike] Cyclops è a tutti gli effetti un concept, un percorso interiore che nasce dalla sopravvalutazione dell’ io per terminare nella rassegnazione, nella presa di coscienza della propria impotenza ed inutilità. Ci fa piacere che tu l’abbia notato.

Parlateci della Hypershape Records, etichetta che voi stessi avete fondato per dare spazio a progetti paralleli ma non solo, l’idea era anche quella di dare una mano a realtà sonore della zona che non riescono a ricevere attenzioni vero?

[Mike] Giusto, Hypershape Records nasce proprio per questo.
Nonostante l’avvio tutto casalingo di Self Human Combustion vs Viscera///, ci stiamo già aprendo a lavori esterni e a progetti anche abbastanza ambiziosi…i primissimi tempi sono stati molto duri, ma oggi ci siamo discretamente assestati, lavorando molto e imparando dai nostri stessi errori.
Comunque annunciamo ufficialmente le prossime uscite:
_HAEMOPHAGUS – AGATHOCLES (Grindcore, CO-HPS001 - split7")
_THE DROP MACHINE – QUIET IN THE CAVE (Postrock/Metal, HPS002 - splitCD)
Per info e ordinazioni, visitate il nostro catalogo/distro su myspace.com/hypershaperecords


Parlando di progetti paralleli, i Dyskinesia mi hanno particolarmente colpito; so che ci sono novità sul versante nuova formazione/nuovi pezzi…..

[Kom] Si ci sono stati parecchi cambiamenti da "Live in Prypiat" il nostro primo Ep uscito nel 2007, la formazione è passata da un trio ( 2 chitarre + batteria ) a una formazione di 5 elementi ( 2 chitarre - basso - batteria - voce ) mantenendo solo le due chitarre della line-up precedente. Insieme alla formazione di conseguenza si è arrivati anche a un nuovo sound orientato verso sonorità molto più ambient/noise con sempre però la sperimentazione come elemento unificatore tra le varie menti. Siamo quindi arrivati a definire il nostro suono con la formazione e i pezzi attuali a contrario di quanto si possa sentire in " Live in Prypiat " dove è ancora evidente una ricerca di stile e sonorità, un disco " immaturo" ancora . Al momento con Dyskinesia ci stiamo concentrando sul materiale nuovo che , penso , verrà registrato con il prossimo autunno. Per quanto riguarda i nuovi pezzi non ti do grandi anticipazioni ma perchè sono in continua evoluzione e rielaborazione.
Ti terremo comunque informato di tutto e già che ci sono ne approffito per complimentarmi con voi di Neuroprison, siete un ottima opportunità per le band emergenti come noi, grandi!
Prox date dyskinesia : 15 marzo con Viscera/// a Torino - 21 Marzo a Piacenza con Morkobot e Oracle.

Come si sta rivelando il nuovo materiale in versione live, come sta reagendo il pubblico sulla base di queste prime esibizioni dell’anno?

[Mike] Il nuovo materiale sembra essere ben accolto dal pubblico, anche perché essendo meno “pesanti” rispetto al passato possiamo proporci senza grossi problemi anche davanti ad un range di ascoltatori, diciamo, generalista…Oltretutto le divagazioni più pacate della nostra musica ci permettono di suonare set più lunghi senza sfiancarci e sfiancare eccessivamente; sembrerà un discorso stupido, ma è proprio così!

Nel corso della vostra attività avete suonato molto, anche facendo da opening-act a band di valore internazionale; avete ora l’opportunità o cmq in programma di fare della date “importanti” all’estero per supportare l’uscita del nuovo album?

[Mike] Abbiamo in progetto parecchie cose interessanti per quest’anno, ma preferiamo non anticipare quasi nulla dato che molte sono ancora in forse; l’unica praticamente certa è un mini-tour estivo in giro per l’Europa con i nostri carissimi amici Edenbeast.

Come giudicate la scena italiana in base alla vostra esperienza? Pensate che qualcosa si stia muovendo in positivo in questi ultimi anni?

[Mike] Sicuramente in questo ultimo periodo il nostro paese sembra essersi svegliato soprattutto in ambito post-indie, ma c’è da dire che questi fenomeni esplosivi sono sempre da prendere con le pinze: l’Italia è un paese fondamentalmente derivativo e modaiolo (es: ora tutti amano i Sunn 0))), band notoriamente popolarissima e semplice da ascoltare…per favore…), e non si può mai sapere quanto queste sensations possano in realtà essere genuine e durature. Sono molto scettico…

Abbiamo quasi finito, prima però una domanda che riguarda anche noi visto che avete partecipato alla compilation “NeuroSounds Vol.1”, la prima dedicata alla scena “post” dell’underground italiano; come giudicate l’iniziativa e soprattutto il livello medio delle bands facentene parte?

[Mike] Non prendetela come un’adulazione gratuita, ma Stones from the Sky ci voleva proprio... Tolta l’indiscutibile qualità delle bands presenti, quest’idea incarna soprattutto un simbolo, una vera e propria dichiarazione di intenti, un modo per suggellare una scena nascente che grida al mondo: “Eccoci, siamo italiani, ma esistiamo anche noi!”
E’ un onore averne fatto parte.

In conclusione, cosa vi aspettate con l’uscita di “Cyclops” e quali sono i vostri progetti per l’immediato futuro?

[Mike] Innanzitutto ci aspettiamo, come tutti, una maggiore visibilità.
“Artisticamente” parlando, speriamo di aver dato un’alternativa competitiva alla centinaia, se non migliaia, di proposte vicine al nostro genere.
Per ora al futuro chiediamo solo molti, tantissimi concerti, per promuovere al meglio il disco. Dopodiché si vedrà…comunque il processo compositivo non si ferma mai, se è questo che volevi sapere, così da non trovarci impreparati nel caso sopraggiungessero inaspettate proposte discografiche.

Ok ragazzi è tutto, in bocca al lupo e…..ci si vede on stage!

[Mike] Grazie ancora per l’attenzione. Cercateci su:

VISCERA///: www.viscera.it - myspace.com/detestatio
HYPERSHAPE RECORDS: myspace.com/hypershaperecords
SOULFLESH COLLECTOR: www.sfcollector.ru - myspace.com/sfcrecords
APOCALYPSE NOW!!! MUSIC: myspace.com/apocalypsenowmusic
distribution: www.ugstore.ru

Arrivederci a tutti...peace&psych.


-Edvard-

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