sabato, ottobre 30, 2010

MARNERO - Naufragio Universale





Tracklist

01. Il Diluvio Universale Secondo L'Ipotesi Ryan-Pitman
02. Zoster (La Parte Sbagliata / I Farmaci Giusti)
03. Tanto Ride Tanto Piagne
04. L'isola Dei Serpenti
05. Ovunque Naufragio


In una giornata di pioggia come questa non si può fare a meno di recensire un album il cui titolo invita proprio a guardare fuori dalla finestra e rendersi conto che i Marnero hanno perfettamente ragione.
“Naufragio Universale”, sta per crollare tutto quello che ancora non è crollato, sta per devastarsi anche l’ultima possibilità di sopravvivenza. Marnero, realtà musicale fra le più in forma in questa italica penisola nel primo freddo autunnale di questo 2010.
Dobbiamo star qui a presentarli i Marnero? credo di no, ormai chi già sapeva sa, chi non sa significa che non è poi così necessario che sappia.
Il primo full dei giovinastri di Bologna esce per una moltitudine di etichette indipendenti (Donna Bavosa, Sangue Dischi, Escape from Today, Trips und Traume, In Limine e Nojoy Records) DIY is the rule e non ci sono cazzi!
Cinque tracce che dichiarano la fine di questo mondo, cinque tracce che non ti lasciano un secondo, vena “neurosiana” inconfondibile, i Breach ascoltati e riascoltati fino al vomito, Botch e tutto l’Hardcore più puro che vi venga in mente è perfettamente rintracciabile nel disco che i Marnero ci regalano (in tutti i sensi visto che è scaricabile gratuitamente).
Riff veloci, irruenti, irriverenti, spezzati da una batteria che sa farsi cadenzata proprio quando meno te lo aspetti e ti toglie il fiato, non c’è tregua, ma sopratutto non c’è speranza, le parole hanno un peso per questi ragazzi e li si ringrazia di parecchio per questo perchè sono i testi di questo disco che ti parlano, ti spiegano, ti danno la direzione in questo mare dove solo l’isolamento e la desolazione sembrano essere protagonisti.
Grida acute di dolore, la stanchezza di sapere che le cose non sono come vogliono fartele vedere, parecchia frustrazione scivola via dai cinque pezzi del disco.
Cosa puoi dire di un gruppo che ti spiega in due strofe che è la vita stessa quell’eminenza grigia contro cui dover sbattere e contro cui combattere per poterne venirne fuori? Hanno ragione, hanno dannatamente ragione.
Hardcore spietato e sofferente, senza mezze misure, “solo il dolore conta” e te lo dicono loro prima che tu stesso possa capirlo da solo.
Poche volte ci si trova dinnanzi a dischi così pregni, ben ispirati e sopratutto così fuori tendenza ma tutto questo per i nostri fanciulli di Bologna è la normalità.
Poco altro vi resta da fare, se ancora non l’avete ascoltato questo disco scaricatelo (http://marnero.bandcamp.com) ma fidatevi che averlo originale questo bel vinile è una goduria, dall’artwork ai testi, dal vinile (che è sempre bello) al poster interno.


PostNero

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