sabato, maggio 03, 2008

JUGGERNAUT




Dopo la recensione di "Facial Sacrilege | Ballads By The Fireplace" abbiamo contattato Luigi, chitarrista dei Juggernaut, per fare il punto della situazione. Ecco cosa ci dice a nome della band:



Ciao ragazzi, grazie mille per la disponibilità. Incominciamo con il presentare la band, e cosa si nasconde dietro il monicker Juggernaut...

La band nasce come un esperimento pensato e concepito quando si sciolse la band in cui militavano tre di noi (Secondbreath), anche se in verita' non eravamo affatto sicuri di quello che stavamo creando e, tanto meno, avevamo un'idea prefissata di quello che ci sarebbe aspettato. Per completare la sezione ritmica ci affidammo a Guydo che ci venne presentato da un amico in comune e alla voce venne naturale inserire Sasa' che conoscevamo da tempo sia come cantante che come persona.

Il vostro è un suono potente ma capace di aprirsi a momenti più d’atmosfera. Come avviene generalmente il processo compositivo?

Le canzoni vengono scritte svilluppando in sala prove delle idee gia partorite da uno o piu' d'uno...quindi sarebbe meglio dire che nascono in camera, cominciano a camminare in sala prove e poi vengono vestite e agghindate di tutto punto in fase di arrangiamento. Raramente "scriviamo" in fase di improvvisazione. Insomma come avrai ben potuto capire i pezzi che scriviamo sono alquanto pensati e rispecchiano in pieno quello che siamo...delle persone cervellotiche.

“Ballads By The Fireplace”, il vostro promo-cd è stato registrato in presa diretta agli Hombre Lobo Studios. Siete soddisfatti del suono finale, ripeterete l’esperienza?

Non c'e' stata alcuna scelta stilistica nel registrare "Ballads by the fireplace" in presa diretta...solo che in quel periodo volevamo risentirci velocemente per capire cosa stavamo combinando e optammo per una soluzione rapida ed economica. All'inizio era stata pensata come una cosa che non sarebbe dovuta uscire dal cassetto e invece suonammo bene, i suoni ci piacquero e decidemmo di farlo ascoltare pubblicamente.
Ripeteremo questo tipo di esperienza solo e unicamente per incidere altri provini che funzionino da cartina torna-sole perche' prima di fare la registrazione in giacca e cravatta vogliamo essere sicuri che esca un prodotto che ci convinca e rappresenti in pieno.

Nella vostra pagina myspace definite la vostra musica come metal/hardcore/gothic. In quale di questi generi vi rispecchiate di più e quali sono state le band che vi hanno più influenzato?

Quando creammo il profilo mi trovai davvero imbarazzato al momento di scegliere una o piu' possibili definizioni e ne scegliemmo tre che, forse, racchiudevano un pò le cose che ci abbiamo sentito riascoltando o parlando della band ad esterni. Penso che tutte e tre le etichette che abbiamo tentato goffamente di darci siano proporzionalmente presenti all'interno della band e, in funzione del risultato finale, tutte importanti.
Sicuramente l'immaginario del gotico ci e' molto familiare e gradito ma nella sua accezione piu' grottesca e visuale...forse e' quella parte di noi che vorrebbe rimanere nell'ombra per non essere costretto a dare spiegazioni su se stesso...e poi che dire...ci piace moltissimo l'hardcore e tutte le sue mille sfaccettature e ognuno di noi, ahime', e' un fottuto metallaro...che lo voglia nascondere o meno...

Un vostro punto di forza è sicuramente la versatilità vocale di Sasà. Come è arrivato a simili prestazioni?

Sasa' e' sicuramente una persona che conosce a menadito ogni sua mucosa e parete interna. Canta da moltissimo tempo e conosce il modo di modulare la voce e tecnicamente di ottenere quel particolare timbro che sta cercando. Ho tentato mille volte di farmi spiegare come ci riesce...ma lui non sa dirmelo...ci piace pensare che sia merito dei kebab giganti che riesce a mangiare.

Da cosa deriva il titolo “Facial Sacrilege | Ballads By The Fireplace”? A cosa si ispirano i testi delle vostre canzoni?

Il titolo "Facial Sacrilege/Ballads by the fireplace" ci venne un pò per gioco e un pò no. Ci faceva ridere l'idea che ogni volta che un nuovo testo viene scritto ci sediamo a braccia conserte davanti all'autore di turno e lo ascoltiamo nella lettura e nella parafrasi delle sue parti...un pò come dei nipotini che ascoltano il nonno raccontare una storia. Nei testi e' racchiusa sicuramente la rabbia, l'insicurezza, la paura e la disillusione ed altre sensazioni che rappresentano spunti di riflessione, il tutto romanzato in una sorta di racconti senza morale. Un decamerone che sia il dipinto di uno scenario, ma senza alcun insegnamento.

I lettori del Neuroprison sono molto attenti alla strumentazione delle band, potete illustrarci la vostra?

L'assetto del gruppo e' sicuramente di estrazione metal e moderna e non abbondiamo di strumenti molto ricercati o di molta effettistica...senza starti ad elencare tutte le scatoline che usiamo ti riporto quella principale di ognuno:
Fernandez Monterey + Peavey triple X + Marshall 4x12 1960 vintage
ESP LTD viper + Mesa boogie quad preamp con finale Advance 70/70 + Marshall 4x12 1960
Musicman Sting Ray + Mark bass Head + Mark bass 1x18 + Hartke 410XL

Avete partecipato anche voi alla compilation “NeuroSound Vol.1”, la prima in Italia riguardante il panorama post-core e dintorni. Qual’è il vostro giudizio al riguardo e sulle band coinvolte? Come vedete la scena italiana?

La compilation e' incredibile e svariati gruppi che non conoscevo sono stati una piacevolissima scoperta mentre altri solo delle conferme. I dischi si fanno davvero ascoltare tutti, dall'inizio alla fine, ritengo che abbraccino davvero tutte le sfumature del post-core e di conseguenza vadano incontro ai gusti e preferenze di moltissime persone. Preferisco lasciare alla parola "scena" il suo buffo significato. Esistono gruppi che si piacciono, si stimano e decidono di darsi una mano, d'incontrarsi, di parlare e di suonare assieme. Io ho sempre considerato realta' come quella di Neuroprison non il manifesto di una scena ma una comunita' di persone, che gestiscono delle informazioni e tentano di espanderle nel modo piu' puro e nitido possibile. A me piace vederla cosi' la "scena".

Di recente avete suonato di spalla agli Ephel Duath, come è stata l’esperienza?

Il concerto e' andato benissimo e ci siamo divertiti davvero molto. Suonavamo in casa e in un locale che conosciamo benissimo...ma stavolta il pubblico era davvero variegato e abbiamo avuto la possibilita' di farci ascoltare da persone sicuramente nuove e che difficilmente frequentano i lidi dell'hardcore. Con gli Ephel Duath non siamo riusciti a stringere nessun dialogo apparte le formalita' e le presentazioni classiche del caso e a dire il vero non si sono resi molto disponibili nel farlo. In ogni caso ci siamo sentiti orgoliosi di aver diviso il palco con loro...

Ho saputo che state ultimando nuovi pezzi, potete darci delle anticipazioni? Quali sono i progetti per il futuro?

Abbiamo ultimato diverse nuove operette, piu' pericolose idee ci frullano con insistenza questo periodo che siamo in totale fase di scrittura. Siamo un gruppo molto esigente e ogni nuova canzone e' un vero e proprio parto doloroso...in ogni caso siamo contenti del fatto che non ci siamo stancati di sperimentare e di continuare a cercare, forse invano, la nostra formula vincente e il nostro suono rappresentativo. I progetti per il futuro sono sicuramente quello di uscire con un full lenght per una buona etichetta e comunque continuare a promuoverci in veste live. Come ogni buon gruppo che si rispetti stiamo vagliando su entrambi i fronti le proposte piu' allettanti. Siamo orgogliosi del responso del pubblico e ci stiamo impegnando per essere ancor piu' belli e bravi!

Per concludere, uno spazio personale da utilizzare a vostro piacimento: a voi la parola ragazzi!

Volevo ringraziare tutti i fruitori e lo staff del Neuroprison per il mega-sbattimento e il contributo che hanno dato e stanno dando a tutti noi. Poi volevo dire che la saga di Monkey Island e' uno dei piu' bei giochi mai realizzati al mondo...che spero che ognuno di noi nella penombra della propria cabina elettorale abbia fatto la scelta giusta...che non sono ancora riuscito a capire se nella carbonara ci va l'aglio o la cipolla(...e vivo a Roma...) e che in finale ognuno se la faccia come gli piace di piu'...ma potevo utilizzarlo anche in questo modo?!...troppo tardi...
Lascio infine il link al nostro profilo per chiunque voglia ascoltarci o contattarci: www.myspace.com/thejuggernautband


Neuros.

Recensione

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