martedì, dicembre 02, 2008

AMIA VENERA LANDSCAPE - S/t



Anno: 2008

Line-up:
Alessandro Brun / Screamed Vocals
Marco Berton / Melodic Vocals and Guitar
Enrico Uliana / Guitar
Giacomo Dell' Orco / Guitar
Michele Dalla Mora / Bass
Simone Pellegrini / Drums


Tracklist:
1. My Hands Will Burn First
2. Nicholas
3. Glances



Gli Amia Venera Landscape sono un giovane sestetto veneto che si pone senza dubbio tra le migliori nuove realtà del panorama musicale nazionale, con una proposta davvero accattivante che travalica i generi.
Dopo un demo autoprodotto del 2007, la band partecipa alla compilation Neurosounds Vol.1 con il brano “a new aurora”, subito in grado di distinguersi all’interno di una nutrito numero di ottimi ed emergenti gruppi nostrani; successivamente, con una lineup ormai consolidata, arrivano ancora maggiori consensi e visibilità, anche grazie ad un’attenta attività live.

Recentemente è stato quindi pubblicato l’atteso ep di debutto omonimo che, seppur consta stranamente di soli 3 pezzi, riesce nei 17 minuti in questione a metter in luce tutte le peculiarità della band, proponendo una miscela sonora particolarmente interessante e soprattutto di pregevole fattura, sia dal punto di vista compositivo che squisitamente tecnico.
Registrato agli Studio 73 di Ravenna da Riccardo “Paso” Pasini e Federico Tanzi, con parti vocali e strumentali addizionali presso i Garage Studio ed i Venera Studio, l’ep mette in luce una band matura e decisamente cresciuta rispetto al demo, sia nelle partiture strumentali che nella gestione e l’uso delle due voci (una in screaming ed una melodica), ma soprattutto con un approccio molto professionale, ponendosi già su standard qualitativi da band di caratura superiore.

Le influenze del loro sound sono varie ed apparentemente difficilmente conciliabili, partendo dai Cult of Luna (in particolare del periodo “Salvation”), passando per Underoath e Thursday, fino a Kayo Dot, Dillinger Escape Plan e Tool. I tre brani proposti rappresentano quindi tre diversi lati della loro personalità sonora: dall’approccio diretto ed intenso, aggressivo e dinamico dell’opener “My Hands Will Burn First” all’incidere fortemente progressivo e ricco di sfaccettature della lunga “Nicholas” (ove fa capolino una voce femminile di sottofondo e viene dato ampio spazio al synth e ad atmosfere soffuse ed ambientali), per concludere con “Glances” in modo decisamente più easy listening, strizzando l’occhio a melodie vocali di facile presa ma sempre con perizia e classe, lasciando per un attimo in secondo piano il possente assalto a tre chitarre caratterizzato da stacchi e imperiose dissonanze e che, unito ad un drumming potente, fantasioso e tecnico, si delinea come elemento cardine e fondamentale del loro approccio di base.

Resta il rammarico per la scarsa durata dell’ep, soprattutto vista la validità della proposta, ma guardiamo il risvolto positivo…alla luce di questa prestazione il loro futuro esordio sulla lunga distanza sarà una delle uscite da attendere con maggiori aspettative e su cui puntare ad occhi chiusi, su questo credo che molte attente etichette nazionali ed internazionali saranno d’accordo.

-Edvard-

Amia Venera Landscape@Myspace

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