martedì, ottobre 09, 2007

OM - Pilgrimage (southern lord)

Seppur di esigua estensione, il pellegrinaggio degli Om rassomiglia realmente al percorrimento di un sentiero che ha come meta finale la dissoluzione dell'individuo. L'espiazione qui ha il sentore austero dell'invocazione mistica, una salmodiante litania che assume i connotati del rituale, della necessità di ripudiare il mondo e le sue brutture. La parte centrale di "Pilgrimage" è marchiata a fuoco dal percussivo martellìo di Chris Hakius a sostegno del basso iper-distorto di Al Cisneros, il quale tratteggia linee ipnotiche e laceranti. "Bhima's Theme" trasfigura i Pink Floyd degli esordi psichedelici e li trascina fin dentro il sermone di un'omelia ascetica emotivamente amplificata da una stasi contemplativa, prima che si ripiombi giù sulla terra come ci si risvegliasse da un profondo ma piacevole coma. La title-track, suddivisa strategicamente in due parti, una a prologo e l'altra ad epilogo, eviscera i Tool da ogni filamento metallico lasciando solo un'anacoretica e spoglia linea di basso, vero asse portante in fatto di melodia dell'albo. Infatti, mantenendo così un senso unitario, i riff gravitano attorno ad un nucleo tematico ben definito, che è appunto quello esposto dal componimento che dona il titolo all'opera: i giri di "Unitive Knowledge Of The Godhead" e "Bhima's Theme" sono mere variazioni su un nucleo molto solido e delineato. L'unica critica che può essere mossa è un'eccessiva brevità che, in un certo senso, priva l'opera di estendere maggiormente i propositi descrittivi, potenzialmente davvero molto alti. Rimane comunque il fatto che gli Om pare abbiano trovato i giusti equilibri e le naturali simmetrie in un contesto scevro di chitarre, non semplice situazione in cui si trovano a proprio agio i due arditi musicisti. A parere di chi scrive il loro lavoro migliore, che magari può rappresentare l'incipit spirituale per un futuro album targato Shrinebuilder...

LocustStar

2 commenti:

Birsa ha detto...

D'accordo su tutto, tranne che secondo me gli Om fanno volentieri a meno dei Tool, comunque bella recensione Locust!

LocustStar ha detto...

Ti ringrazio per l'apprezzamento. Cmq i Tool li ho tirati in ballo non come influenza, bensì perché il riff della title-track me li ha ricordati non poco. Ovvio che gli Om, nonostante con la band di Keenan abbiano solo da spartire una certa vena "spirituale", siano nettamente ben altra cosa distinta e separata.