sabato, giugno 27, 2009

TEARS|BEFORE - Reversal



Tracklist:
01. Zero
02. Thousand Dog Days
03. Portland
04. Acid
05. From Vegas
06. Naked Lunch


Con l’Ep "Reversal" debuttano ufficialmente i Tears|Before, quintetto bellunese nato nel 2005 ma che solo dopo due anni trova una lineup definitiva, iniziando l’attività live e condividendo il palco con bands quali Knut, Ringworm, Monno, The Secret, Abel Is Dying. "Reversal", le cui registrazioni risalgono al 2008, esce grazie ad una coproduzione tra un quartetto di piccole ma attente labels quali le nostrane Cynic Lab e Weirdo Records, e le francesi The Left Hand e Swarm Of Nails. L’aspetto grafico del cd è molto curato, con un digipack condito dal visionario artwork ad opera della band stessa (ed in particolare dal chitarrista Alessandro Brun ed il cantante Alessandro Zanin), detto questo anche se l’occhio vuole la sua parte una volta premuto il tasto "play" ciò che colpisce maggiormente sono i suoni (registrazioni e mix presso la Rizoma Produzioni di Quero, mastering eseguito al Forseco Studio di Bologna): spessi, ben definiti e potenti come raramente capita di sentire, soprattutto se si parla di produzioni underground.

L’apertura è affidata a Zero, intro dalle chiare movenze meshuggahiane (influenza che si farà per altro sentire lungo tutta la tracklist) che prepara adeguatamente il terreno per l’esplosiva Thousand Dog Days, micidiale incrocio tra Converge e Coalesce condensato in poco più di tre frenetici minuti. Si prosegue con Portland, ovvero il brano più lungo ed articolato dell’ep, dove tra echi di Will Haven e Norma Jean dei bei tempi si alternano furiosi assalti, possenti rallentamenti, ripartenze ed intricati intrecci, il tutto intervallato da brevi momenti di quiete. Acid segue a ruota, altri tre minuti che non lasciano respiro in bilico tra Botch e Meshuggah conditi da un finale estremamente intricato e convulso, ove non è difficile scorgere l’ombra dei Dillinger Escape Plan. From Vegas, episodio davvero atipico ma degno di nota, mette in mostra un lavoro chitarristico che pur non perdendo affatto mordente ed impatto è indelebilmente permeato da striscianti ed evocative linee melodiche. La conclusione è affidata a Naked Lunch, perfetta sintesi di tutto ciò che la band ha proposto in precedenza, sublimata da un’imperiosa e dissonante coda che non ammette repliche.

Non resta che sottolineare l’inattaccabile prova strumentale di tutti i componenti della band, esaltata come precedentemente detto dall’enorme resa sonora di ogni singolo strumento, nonché l’assolutamente convincente ed intensa prova vocale del frontman Alessandro Zanin, accompagnato in “From Vegas” dal chitarrista Alessandro Brun (già voce nei veneti Amia Venera Landscape).
L’acquisto come avrete capito è più che mai obbligatorio del resto non è affatto facile imbattersi in lavori di questo livello, sia in Italia che all’estero, quindi massimo supporto per una band che saprà sicuramente dare grosse soddisfazioni in futuro.

-Edvard-


Tears|Before @Myspace

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