sabato, agosto 08, 2009

LvQ - (Y)

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Tracklist:
01. 8861389 Emicranie
02. –
03. Null
04. Ghirri
05. Damare
06. XX Secolo e ½
07. 90 Lanostracifraepocale


Lineup:
Bobo / Batteria e Percussioni
Nicola / Basso
Bruno / Chitarra
Riccardo / Synth, Mac, Game Boy
Dj L “Larry Lorenzo” / Giradischi, Campionature, Elettronicherie



Debut autoprodotto per questi cinque ragazzi dalle province di Verona e Vicenza. (Y) è stato registrato nel 2008 con la collaborazione di Matteo Gaiarsa Dalla Valle e già dall’artwork dai riferimenti neodadaisti ad opera del chitarrista Bruno si evince come l’opera incorpori un discorso su diversi livelli (musica, cinema, arte, storia), avvalendosi in particolare di svariati campionamenti.
L'impianto sonoro di base mette in luce un'urgenza tipicamente rock alla quale si aggiungono inserti jazz, spruzzate elettroniche e sfumature psichedeliche, influenze quali Tool, Massive Attack, Boards of Canada, Mogwai, Pink Floyd si possono percepire ben miscelate durante l’ascolto. La band dimostra di possedere un bagaglio tecnico di tutto rispetto, in particolare decisiva si rivela la sezione ritmica che con disinvoltura regge e dona dinamismo alle composizioni, in seconda battuta poi chitarra, synth, sampler e turntablism condiscono e caratterizzano le variazioni all’interno di ciascun brano.
L’opener 8861389 Emicranie è forse l'episodio più riuscito ed esaustivo del percorso e delle coordinate stilistiche di questo progetto, ove attraverso dieci minuti decisamente progressivi si passa con sorprendente facilità dal rock, al jazz, all’ambient, il tutto impreziosito da campionamenti tratti da Pi Greco di Aronofski e Persona di Ingmar Bergman.
Ghirri, suadente intermezzo psichedelico evidentemente dedicato al grande fotografo emiliano collega i due brani successivi, Null e Damare, convulsi ibridi tra rock ed elettronica dalle molteplici sfaccettature.
Riusciti e funzionali all’opera si rivelano anche gli altri due brevi intermezzi che intrecciano i vari brani, ovvero - e XX Secolo e ½, il primo legato al visionario incubo lynchiano di Mulholland Drive, il secondo un frenetico mix di campionamenti tratti da importanti fatti della cronaca del nostro paese (Il caso Moro, La strage di Capaci, Le stragi del 1993, L’ultimo discorso di Mussolini). L’album si chiude con 90 lanostracifraepocale, una riproposizione alquanto personale ed up-tempo di sonorità post-rock, in cui fa capolino un riflessivo break centrale caratterizzato da un indovinato campionamento tratto da 2001: Odissea nello Spazio di Kubrick.
In conclusione si può parlare di una proposta dall'approccio non immediato, che rifugge punti di riferimento costanti, ma è proprio il continuo rimando a diversi livelli percettivi che rende il lavoro di questi ragazzi particolarmente interessante e fresco, pur con tutte le piccole imperfezioni del caso. LvQ si delinea come un progetto artistico e concettuale a tutto tondo, in grado di sorprendere ma senza venir meno ad un certa coerenza d’intenti, quanto basta per promuoverne l’operato e guardare con fiducia e curiosità ai passi successivi.

-Edvard-

LvQ @Myspace

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